
DONNE ALLO STADIO – Teheran ha ceduto. Il ministro dello sport dell’Iran ha accolto gli appelli della Fifa circa la presenza delle donne allo stadio per godersi una partita di calcio. L’annuncio arriva direttamente dal ministero, che di fatto ha risposto a un appello firmato dal presidente della Fifa Gianni Infantino.

Donne allo stadio per la Nazionale
Al momento il ministero iraniano ha ammesso la presenza femminile per le partite della Nazionale, di fatto tenendo fermo il divieto per quanto concerne le partite del campionato del Paese. La risposta di Masoud Solfanitar, in questo senso, è a dir poco lapidaria: “È stato preparato tutto il necessario affinché le donne, inizialmente solo per le partite internazionali, possano entrare negli stadi di calcio”.

Appuntamento al 10 ottobre
Il primo vero test per il provvedimento è fissato per il 10 ottobre, data in cui la Nazionale iraniana accoglierà e sfiderà in casa, all’Azadi di Teheran, la Cambogia. Il provvedimento, tra l’altro, arriva dopo la morte della ‘Blue Girl’ Sahar Khodayari, la tifosa ventinovenne che si è uccisa dandosi fuoco per protestare contro il divieto che oggi è decaduto, dopo 40 lunghi anni. Una revoca voluta fortemente dal presidente del paese, Hassan Rohani, che si è scontrato contro le correnti ultraconservatrici e religiose del Paese. Fino a oggi l’Iran era l’unico paese al mondo a vietare l’ingresso alle donne: un triste primato che avrebbe compromesso la partecipazione ai mondiali in Qatar fissati per il 2022.
